ASHTANGA VINYASANA YOGA
Buongiorno a Tutti! Mi presento, sono Michele e sono un insegnante di Ashtanga Yoga presso Ankur Yoga.
In questo post vi fornirò alcuni dei pali saldi del Ashtanga Vinyasana Yoga.
COS'È ASHTANGA VINYASA YOGA?
Uno yoga dinamico con Asana in serie unite dal respiro. La pratica si basa sull'unione tra respiro Ujjayi, Asana/ movimento e sguardo.
Vinyasa = respiro in movimento / respiro associato al movimento.
Questa tecnica associata all'attivazione dei bandha, porta ad uno stato di Dhyana (meditativo) e permette un profondo stato di Dharana (concentrazione).
All'interno di questa pratica dinamica avremo modo di far lavorare il corpo in tutte le sue parti raggiungendo anche i tessuti profondi.Il cambiamento non è solo fisico e mentale ma è viscerale e riesce a diventare parte integrante di noi stessi generando forza e stamina giorno dopo giorno.
La lezione non è guidata ma in stile Mysore.
IN COSA CONSISTE UNA MYSORE CLASS? La lezione Mysore (generalmente con accesso libero), aiuta il praticante a sviluppare in maniera autonoma la propria pratica personale . Questo metodo permette all'allievo di adattare le asana in base alle proprie esigenze e di progredire gradualmente nella pratica imparando poco per volta. Tutti sono adatti a questo tipo di yoga In quanto è lo yoga che si adatta a te e non il contrario. ASHTANGA YOGA non è solo pratica fisica e meditativa ma è il cambiamento puro, è segno di divina costanza e disciplina. Il praticante di questo stile è una persona che non demorde facilmente ma soprattutto accetta il progresso con pazienza e in maniera consapevole.
IL VINYASA E IL RESPIRO
RESPIRO
Il respiro è il muro portante di questa pratica, sin da subito è bene impostare un buon utilizzo del respiro "Ujjayi."
Ujjai viene chiamato il respiro VITTORIOSO perché indica innalzare in modo trionfante l'energia vitale, il prana.
Questa tecnica va eseguita durante tutta la pratica utilizzando solamente il naso, dobbiamo effettuare una chiusura parziale della glottide come per deglutire, frenando il passaggio dell’aria nella trachea. Riducendo lo spazio di apertura dell’aria, questa passerà con maggiore pressione ma in quantità ridotte, aumentando il tempo necessario per compiere un’intera respirazione.
IL VINYASA
È letteralmente il concetto di RESPIRO associato al MOVIMENTO in momenti specifici e in maniera sequenziale, collegando così le posture tra loro dando vita a fluidità nel movimento in un unico flusso continuo, questo introduce ad uno stato di meditazione. Sebbene il VINYASA esprima il concetto di RESPIRO in MOVIMENTO, per vinyasa s'intende anche il singolo atto respiratorio associato ad un'azione volontaria.
Questa tecnica associata ai BANDHA permette di mantenere il corpo continuamente caldo e attivo nella nostra pratica, permettendoci così di stabilire una buona concentrazione. Mente e corpo sono strettamente interconnessi tra loro, i VINYASA ci insegnano ad usare il respiro al fine di connettere corpo e mente in un unico meraviglioso sistema che va oltre alla fatica e alle condizioni mentali, generando "resistenza " e stamina sia nella pratica che nella vita.
BANDHA Per BANDHA s'intende blocco, chiusura, contrazione, in particolar modo a ridosso della cintura addominale e della zona pelvica. Essi si sono fondamentali per svolgere la pratica e per canalizzare le energie verso l'interno , quindi possiamo dire che i bandha ci aiutano a portare energia all'interno e a non disperderla all'esterno, è importante ricordare a sé stessi l'attivazione dei bandha perché sono un estremo supporto abbinati alle Asana e al Pranayama. MULA BANDHA "Chiusura della radice ", in questo caso per "radice" s'intende il Perineo, con una leggera contrazione portare verso alto la zona uro-genitale, coinvolgendo anche i muscoli dell'ano, questo ci permette di proteggere la zona pelvica durante la pratica e di "massaggiare" gli organi interni sollecitati dall'influenza delle Asana. UDDIYANA BANDHA In questo caso s'intende una vera e propria "elevazione verso l'alto ", le zone coinvolte sono sopra e sotto l'ombelico, sollevare verso l'alto espirando ed inspirando per tutta la durata della pratica. Questo oltre a rinforzare tutta la cintura addominale ci consente di proteggere ed estendere i movimenti della colonna durante l'esecuzione delle Asana, in oltre i muscoli più profondi vengono aiutati da questa spinta e ci donano stabilità rinforzando e purificando i muscoli prima serie (yoga chikitsa) una sequenza di Asana (posizioni) correlate tra loro dal respiro controllato al fine di costruire una pratica completa e funzionale dove la meditazione è strettamente correlata al movimento del respiro stesso portando così l'attenzione all'interno del proprio corpo.
Pranayama (controllo ritmico del respiro) è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patañjali. La pratica aiuta a controllare la respirazione e la mente, quale mezzo per liberare i sensi dalla schiavitù degli oggetti di desiderio. La parola Pranayama è formata da Prana (fiato, respiro vitale, respiro, vita, vitalità, vigore, energia, forza, potenza, e spirito) e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione). Questo controllo si attua durante le quattro fasi (vritti) che sono, a loro volta, regolate dal "luogo (desha), dal tempo (kala) e dal numero (samkhya)" (Yogasutra II, 50): inspirazione(puraka) pausa respiratoria dopo l'inspirazione(antara kumbhaka) espirazione(rechaka) Pausa respiratoria dopo l'espirazione (bahya kumbhaka) Le principali tecniche di Pranayama che vedremo a lezione sono le seguenti: Ujjayi Pranayama Bhastrika Pranayama Kapalabhati, esercizi di espirazione forzata Sama Vritti Pranayama Visama Vrtti Pranayama Mantra di apertura dell’Ashtanga
Om vande gurunam caranaravinde sandarshita svatma sukha va bodhe nih sreyase jangalika yamane samsara halahala mohasahantyai abahu purushakaram shankacakrasi dharinam sahasra shirasam svetam pranamami Patanjalim Om Traduzione Mi inchino ai piedi di loto del Guru supremo, che insegna la conoscenza ed è capace di portarci all'autorealizzazione del Sé e alla felicità suprema, agendo come un medico della giungla capace di farci superare le delusioni create dai veleni del Samsara (esistenza condizionata). Mi prostro a Patanjali, un’incarnazione di Adisesa (il serpente divino), bianco di colore, rappresentato sotto forma di un uomo dalla cinta in su, con mille teste raggianti (nella sua forma del divino serpente Ananta) e con, nelle mani, una spada (discriminazione) e una ruota di fuoco (tempo infinito), e una conchiglia (suono divino primordiale); a lui io mi prostro. Mantra di chiusura dell’ashtanga
Om Svasti praja bhyaha pari pala yantam Nya yena margena mahi mahishaha Go brahmanebhyaha shubamastu nityam Lokah samastah sukhino bhavantu Om shanti shanti shanti Traduzione Sia gloria alla prosperità. Possano tutti i leader (del mondo) seguire il cammino della legge e della giustizia (per proteggere il benessere di tutte le generazioni). Possano la religiosità e la sapienza essere protette e possa l'intero universo essere prospero e felice.
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LUNEDI' ore 5:30/9:00
MERCOLEDI' ore 19:30/21:00
VENERDI' ore 5:30/9:00
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